Il comma 525 della legge 145/18, noto come norma Boldi sulla pubblicità, è stato modificato a seguito dell’abrogazione del testo precedente, approvata dal Governo ed è ora pubblicato nella Gazzetta Ufficiale.

Questa modifica è stata inclusa in un Decreto che si occupa dell’attuazione degli obblighi derivanti dalle attività dell’Unione Europea, con l’obiettivo di sanare le violazioni esistenti o prevenire l’insorgere di nuove infrazioni.

Modifiche relative alla pubblicità sanitaria

In particolare le modifiche alla norma Boldi riguardano la pubblicità sanitaria e sono state apportate dal governo per evitare procedure da parte dell’Unione Europea. Queste modifiche sono più di natura principale che pratica e potrebbero aprire a nuove interpretazioni.

La modifica principale riguarda il termine “promozionale“, che è stato sostituito con “attrattivo“. Prima della modifica, qualsiasi messaggio informativo, anche solo citando il nome di un professionista sanitario, poteva essere interpretato come promozionale. Con il nuovo testo, si vuole ribadire il divieto che il messaggio possa influenzare le scelte del cittadino riguardo alla salute e alla cura.

Le comunicazioni informative da parte delle strutture sanitarie private e degli iscritti agli albi delle professioni sanitarie devono contenere esclusivamente informazioni funzionali a garantire il diritto a una corretta informazione sanitaria. Sono esclusi elementi di carattere attrattivo e suggestivo, come offerte, sconti e promozioni, che potrebbero portare a un uso improprio dei trattamenti sanitari. La libera e consapevole determinazione dell’assistito, la dignità della persona e il principio di appropriatezza delle prestazioni sanitarie devono essere rispettati.

La modifica è stata apportata al comma 525 della legge 145/18, conosciuta come norma Boldi sulla pubblicità sanitaria. Questa modifica è stata inserita in un decreto che interviene su alcune leggi per adempiere agli obblighi derivanti dalle attività dell’Unione Europea, al fine di sanare infrazioni o prevenire l’apertura di nuove.

È importante notare che le informazioni fornite sono basate sul testo fornito e potrebbero non riflettere gli sviluppi più recenti riguardanti le modifiche alla norma Boldi. È consigliabile consultare le fonti ufficiali e gli aggiornamenti normativi per ottenere informazioni aggiornate sulla questione.

Ci saranno polemiche?

Queste nuove modifiche faranno molto discutere perché l’interpretazione normativa è demandata agli Ordini degli Odontoiatri che possono sanzionare eventuali pratiche che si muovono nell’area grigia poco “chiara” della parola “attrattivo”…

Con questa legge si fornisce agli ordini una maggior area di manovra sulla sanzionabilità dei comportamenti di “marketing” aggressivo.

Questa delega di poteri agli Ordini professionali può essere vista come un tentativo di fornire una maggiore flessibilità nell’applicazione della norma e di adattarla alle specificità del settore sanitario. Tuttavia, può anche creare un’area di incertezza e ambiguità, in quanto l’interpretazione soggettiva del concetto di “attrattivo” potrebbe variare da un Ordine all’altro.

 

Ciò potrebbe comportare una differenza di giudizio e sanzioni tra diverse regioni o tra diversi professionisti sanitari. Alcuni potrebbero vedere questa maggiore discrezionalità come un’opportunità per combattere pratiche di marketing aggressive e non etiche, mentre altri potrebbero temere un eccesso di soggettività nell’applicazione delle sanzioni.

In ogni caso, l’obiettivo dichiarato della modifica è quello di tutelare la salute del cittadino e garantire un’informazione sanitaria corretta, evitando il ricorso improprio a trattamenti sanitari attraverso tecniche di marketing ingannevoli o promozionali, suggestive e persuasive.

È corretto quindi affermare che le modifiche alla norma Boldi rappresentano un adattamento volto a imporre una nuova direzione al marketing nel settore sanitario e odontoiatrico. L’intento di queste modifiche è regolamentare la pubblicità e le comunicazioni informative in modo tale da garantire una più corretta informazione sanitaria e prevenire il ricorso improprio a trattamenti sanitari.

La sostituzione del termine “promozionale” con “attrattivo” indica chiaramente l’intenzione di limitare l’uso di strategie di marketing seducenti che potrebbero influenzare le scelte dei pazienti attraverso elementi di carattere suggestivo, come offerte, sconti e promozioni. L’obiettivo è mantenere il focus sulla salute e il benessere dei cittadini.

Questo tipo di adattamento normativo può essere considerato come una risposta alle preoccupazioni riguardanti le dilaganti pratiche di marketing aggressivo che potrebbero mettere a rischio la salute dei pazienti o fornire informazioni fuorvianti.

Le autorità competenti, compresi gli Ordini degli Odontoiatri, sono incaricate di applicare queste nuove disposizioni e di valutare la conformità delle comunicazioni informative nel settore sanitario.

Tuttavia, come accennato in precedenza, l’interpretazione soggettiva della parola “attrattivo” può ancora sollevare interrogativi e dibattiti sull’applicazione coerente e uniforme della norma.

Sarà fondamentale seguire le linee guida e le interpretazioni fornite dagli organismi regolatori per comprendere appieno l’impatto e le implicazioni delle modifiche normative nel marketing sanitario e odontoiatrico.