Nel contesto odierno della comunicazione online, il linguaggio che i professionisti del settore odontoiatrico utilizzano per presentare la propria attività ha un impatto significativo sulla percezione del paziente. Tuttavia, non sempre il linguaggio adottato è conforme alle normative e alle buone pratiche deontologiche.
Studio Dentistico, Ambulatorio Odontoiatrico e il Fenomeno del “Clinic”
Un esempio lampante è l’utilizzo scorretto delle diciture “studio dentistico” e “clinica” in contesti che non corrispondono alla realtà del servizio offerto. In questo articolo, esploreremo la semantica di questi termini e l’importanza di utilizzare un linguaggio corretto e conforme, anche alla luce della vigilanza degli Ordini dei Medici e degli Odontoiatri, che sono chiamati a garantire la tutela dei pazienti e il rispetto delle normative.
1. La Differenza tra Studio Dentistico e Ambulatorio Odontoiatrico
In Italia, la differenza tra studio dentistico e ambulatorio odontoiatrico è ben definita dalla legislazione. Lo studio dentistico è una struttura in cui il professionista opera in solitaria, senza il supporto di un team di specialisti. La figura del dentista lavoratore autonomo, che gestisce tutte le attività in prima persona, è tipica di uno studio. Questo tipo di realtà non richiede una complessa organizzazione, ma piuttosto una gestione diretta e personale del flusso di pazienti.
Al contrario, l’ambulatorio odontoiatrico è una struttura che implica una certa organizzazione: può includere più dentisti, igienisti dentali e altri professionisti del settore sanitario. Un ambulatorio si caratterizza quindi per un’organizzazione complessa, dove vengono erogati trattamenti di odontoiatria da un team multidisciplinare. La normativa italiana stabilisce che questa differenza è fondamentale per la qualifica e l’appellativo di una struttura: “studio dentistico” può essere utilizzato solo quando la struttura è gestita da un singolo professionista, mentre il termine “ambulatorio odontoiatrico” è da adottare quando la struttura è più complessa e gestita da un team.
Molti dentisti, pur gestendo ambulatori, utilizzano erroneamente la dicitura “studio dentistico” nei loro siti web e nelle loro comunicazioni. Questo errore non solo non è corretto dal punto di vista giuridico, ma può anche generare confusione nei pazienti. L’uso improprio di termini può portare a fraintendimenti sulle competenze e la struttura della pratica, compromettendo la fiducia che i pazienti ripongono nel loro dentista.
2. Il Fenomeno della Parola “Clinic” e le Sue Implicazioni
Un altro esempio di uso improprio del linguaggio nel settore odontoiatrico riguarda l’impiego della parola “clinic”. In molteplici contesti, dentisti e web agency utilizzano questo termine, probabilmente per suggerire l’idea di una struttura moderna e internazionale. Tuttavia, in Italia, la parola “clinica” ha un significato ben preciso: essa si riferisce a strutture sanitarie complesse che offrono una vasta gamma di trattamenti e di specializzazioni. L’utilizzo di questo termine da parte di un ambulatorio odontoiatrico che non possiede le caratteristiche di una vera e propria clinica può risultare fuorviante, se non ingannevole.
L’uso di termini inglesi come “clinic” può anche essere un tentativo da parte di alcuni professionisti di bypassare le normative e le restrizioni linguistiche, presentando la propria attività come una struttura di alta gamma pur non possedendo le caratteristiche di una vera clinica. Questo fenomeno si inserisce in una strategia di marketing che sfrutta la fragilità informativa dei pazienti, che spesso non comprendono la differenza tra una clinica odontoiatrica e un ambulatorio odontoiatrico.
Il Ruolo della Deontologia Professionale
La deontologia professionale gioca un ruolo fondamentale nel settore odontoiatrico. Gli Ordini dei Medici e degli Odontoiatri sono responsabili della vigilanza sul comportamento dei professionisti, inclusa la correttezza dell’informazione fornita ai pazienti. La Charta Deontologica e le normative italiane stabiliscono che i dentisti debbano adottare una comunicazione chiara, veritiera e non ingannevole, in modo che i pazienti possano prendere decisioni informate riguardo alla propria salute.
Pertanto, l’uso scorretto di termini come “studio dentistico” o “clinic”, sebbene possa sembrare una scelta innocente, va contro i principi di trasparenza e onestà professionale. La confusione terminologica può non solo danneggiare la reputazione del professionista, ma anche ledere la fiducia dei pazienti e compromettere la loro capacità di fare scelte informate riguardo alla propria cura odontoiatrica.
Gli Ordini degli Odontoiatri, pertanto, dovrebbero monitorare attivamente l’uso di termini fuorvianti nella comunicazione online dei professionisti, intervenendo quando necessario per garantire il rispetto delle normative e delle buone pratiche deontologiche.
Proposta per una comunicazione corretta e responsabile
La proposta per un cambiamento significativo in questo ambito prevede una maggiore educazione e sensibilizzazione tra i professionisti del settore odontoiatrico riguardo all’importanza di un linguaggio corretto. I dentisti dovrebbero essere incoraggiati ad utilizzare termini appropriati per descrivere la propria attività, come “ambulatorio odontoiatrico”, quando la struttura è organizzata e comprende più professionisti, e a evitare l’uso di termini come “clinic” quando non è giustificato.
Inoltre, gli Ordini degli Odontoiatri dovrebbero promuovere iniziative di formazione e sensibilizzazione, affinché i professionisti comprendano l’importanza di comunicare in modo trasparente e rispettoso delle normative. Un’ulteriore azione potrebbe essere quella di istituire un sistema di monitoraggio e di segnalazione per i pazienti che riscontrano discrepanze tra la comunicazione online e la reale organizzazione delle strutture odontoiatriche.
Quindi vogliamo affermare che determinazione che la corretta utilizzazione del linguaggio da parte dei dentisti non è solo una questione di precisione terminologica, ma è un atto di responsabilità professionale nei confronti dei pazienti. La confusione tra “studio dentistico”, “ambulatorio odontoiatrico” e “clinic” non solo può violare le normative italiane, ma mina anche la fiducia dei pazienti, che potrebbero sentirsi ingannati o fuorviati.
È fondamentale che i professionisti del settore (Web Agency, Social Media Manager, Responsabili Marketing), odontoiatri e Ordini degli Odontoiatri collaborino per promuovere una comunicazione chiara e corretta, che non solo rispetti le leggi italiane, ma che contribuisca anche a migliorare l’immagine della professione odontoiatrica e la qualità dei servizi offerti ai pazienti.