Con l’emanazione della LEGGE 22 dicembre 2017, n. 219, il quadro normativo italiano ha sancito in maniera inequivocabile l’obbligo di acquisire un consenso informato libero e consapevole da parte dei pazienti prima di procedere con qualsiasi trattamento sanitario. Questo principio è essenziale per tutelare il diritto alla salute, alla dignità e all’autodeterminazione delle persone.

Tuttavia, è evidente che non tutti i professionisti del settore odontoiatrico applicano rigorosamente queste disposizioni. È fondamentale, quindi, comprendere appieno i requisiti legali e le implicazioni etiche di tale normativa.

Aspetti chiave della legge

  1. Relazione di fiducia e cura:
    • La legge sottolinea l’importanza di una relazione di fiducia tra paziente e medico, basata sulla trasparenza e sull’informazione completa. In odontoiatria, questo significa spiegare chiaramente diagnosi, prognosi, benefici, rischi e alternative dei trattamenti proposti.
  2. Documentazione del consenso informato:
    • Il consenso deve essere acquisito con modalità appropriate alla condizione del paziente e documentato in forma scritta o attraverso videoregistrazioni. Per i pazienti con disabilità, è previsto l’uso di dispositivi che facilitino la comunicazione. Questo documento deve essere inserito nella cartella clinica e nel fascicolo sanitario elettronico.
  3. Diritto di rifiuto e revoca del trattamento:
    • I pazienti hanno il diritto di rifiutare in tutto o in parte qualsiasi trattamento proposto e di revocare il consenso in qualsiasi momento. È imperativo rispettare queste decisioni e annotarle scrupolosamente nella cartella clinica.
  4. Formazione e informazione:
    • Ogni struttura sanitaria, pubblica o privata, deve garantire la corretta applicazione di questi principi, fornendo informazioni adeguate ai pazienti e una formazione continua al personale sanitario in materia di comunicazione e relazione con il paziente.

Implicazioni per gli studi dentistici

Come consulente aziendale, mi rivolgo a voi odontoiatri per sottolineare l’importanza di allineare la vostra attività clinica con le disposizioni della legge n. 219/2017. Mi accingo quindi a fare alcune riflessioni di approfondimento sull’argomento al fine di ottimizzare il lavoro nello studio odontoiatrico:

  • Aggiornamento professionale: assicuratevi di partecipare a corsi di formazione continua che coprano aspetti legali, etici e comunicativi del consenso informato. Questo non solo vi metterà al riparo da possibili sanzioni, ma migliorerà anche la qualità del rapporto con i vostri pazienti.
  • Comunicazione trasparente: dedicate il tempo necessario a spiegare ai pazienti ogni aspetto del trattamento proposto, utilizzando un linguaggio chiaro e comprensibile. La legge riconosce che il tempo speso nella comunicazione è parte integrante del processo di cura.
  • Comunicazione non suggestiva: È altresì importante evitare una comunicazione suggestiva del paziente atta a condizionare il parere del paziente. Questo significa presentare le informazioni in modo neutrale e oggettivo, permettendo al paziente di fare una scelta informata (e consapevole) senza essere influenzato dalle opinioni personali del medico.
  • Documentazione scrupolosa: ogni consenso informato deve essere accuratamente documentato. Utilizzate moduli standardizzati e, quando necessario, registrate le conversazioni con il consenso del paziente. Conservate tutte le documentazioni nel fascicolo sanitario elettronico.
  • Rispetto delle decisioni del paziente: È cruciale rispettare il diritto del paziente di rifiutare o revocare il consenso al trattamento. Qualsiasi rifiuto deve essere gestito con sensibilità e rispetto, e le alternative terapeutiche devono essere chiaramente presentate.
  • Coinvolgimento del team sanitario: Il consenso informato non è solo responsabilità del singolo odontoiatra, ma dell’intero team sanitario. Assicuratevi che tutto il personale sia adeguatamente informato e formato per supportare il processo.

Adottare queste pratiche non solo vi conformerà ai requisiti legali, ma rafforzerà la fiducia e la soddisfazione dei vostri pazienti. Un paziente ben informato è più collaborativo, più soddisfatto delle cure ricevute e più propenso a seguire le indicazioni terapeutiche.

Informare con anticipo il paziente: ottimizzazione del tempo di comunicazione

Una cosa curiosa è che l’articolo 1, comma 8, della LEGGE 22 dicembre 2017, n. 219, stabilisce che il tempo della comunicazione tra medico e paziente costituisce “tempo di cura”. Questo principio è cruciale per garantire una relazione di fiducia e una piena comprensione dei trattamenti da parte del paziente. Tuttavia, come avrete certamente osservato, il tempo dedicato alla comunicazione può essere considerevole, influenzando i costi e la percezione del valore del trattamento da parte del paziente.

Il difficile impegno della “comunicazione”

Uno degli aspetti più difficili è far comprendere ai pazienti che l’attività informativa è una parte essenziale del processo di cura. Per affrontare questo ostacolo, è utile considerare strategie che possano per così dire “preformare i pazienti”, riducendo il tempo necessario per la comunicazione diretta senza compromettere la qualità dell’informazione.

Strategie per informare e preformare i pazienti

  1. Materiale informativo preliminare:
    • Brochure e opuscoli: Distribuite materiale informativo dettagliato su diagnosi comuni, trattamenti e procedure, incluse FAQ specifiche sui vari trattamenti odontoiatrici.
    • Video informativi: Create video esplicativi che i pazienti possono guardare prima dell’appuntamento. Questi video dovrebbero coprire i punti chiave del consenso informato, i rischi e i benefici dei trattamenti.
  2. Siti web e portali pazienti:
    • Sezione informativa: Aggiornate il vostro sito web con una sezione dedicata alle informazioni sui trattamenti odontoiatrici. Includete articoli, video e documenti scaricabili.
    • Portale pazienti: Se possibile, implementate un portale online dove i pazienti possono accedere alle informazioni sul consenso informato, completare questionari pre-consultazione e visualizzare contenuti educativi personalizzati.
  3. Formazione del personale (dipendenti e collaboratori):
    • Receptionist e assistenti: Formate il vostro personale affinché possa fornire informazioni preliminari ai pazienti, rispondere alle loro domande iniziali e indirizzarli ai materiali informativi disponibili.
    • Consulenze telefoniche: Offrite brevi consulenze telefoniche pre-appuntamento per rispondere alle domande dei pazienti e indirizzarli verso le risorse informative.
  4. Moduli di consenso preliminari:
    • Invio anticipato: Inviate i moduli di consenso informato via email prima dell’appuntamento, permettendo ai pazienti di leggerli con calma a casa e di preparare eventuali domande.
    • Firma elettronica: Considerate l’uso della firma elettronica per raccogliere consensi preliminari, integrandola con spiegazioni dettagliate accessibili online.
  5. Sessioni educative di gruppo:
    • Workshop informativi: Organizzate sessioni di gruppo in cui spiegherete i trattamenti odontoiatrici più comuni e il processo di consenso informato. Questi workshop possono essere sia in presenza che virtuali.

Implementazione nelle attività di studio

Esempio di procedura:

  1. Prima della visita:
    • Invio di email con link a video informativi e moduli di consenso.
    • Telefonata breve per indirizzare il paziente alle risorse informative.
  2. Durante la visita:
    • Revisione rapida delle informazioni ricevute e risposte a domande specifiche.
    • Firma del consenso informato, confermando che il paziente ha compreso i dettagli principali.
  3. Dopo la visita:
    • Accesso continuo al portale pazienti per ulteriori domande e chiarimenti.
    • Feedback sulla comprensione delle informazioni e sugli eventuali miglioramenti.

Preformare il paziente attraverso l’uso di materiali informativi e risorse digitali non solo ottimizza il tempo di comunicazione durante la visita, ma migliora anche la qualità del consenso informato.

Formare ed educare il paziente in anticipo permette di focalizzare gli incontri su discussioni più approfondite e personalizzate, riducendo il tempo necessario per spiegazioni di base e aumentando l’efficacia complessiva della cura.

Adottare queste strategie può rappresentare un vantaggio competitivo per lo studio dentistico, migliorando la soddisfazione dei pazienti e allineandovi pienamente con le disposizioni legali vigenti.

Investire nella formazione e nella comunicazione è investire nella qualità del servizio che offrite. La legge n. 219/2017 è un’opportunità per migliorare la qualità dei servizi del vostro studio odontoiatrico e la relazione con i vostri pazienti.